giovedì 10 giugno 2010

Il valdese Lucio Malan sulle "nozze" gay

Il valdese Lucio Malan sulle "nozze" gay
Inserita il 8/6/2010 alle 16:02 nella categoria: Dall'Italia

ROMA - In seguito alla benedizione di una coppia gay, celebrata dal pastore valdese Alessandro Esposito, il segretario di presidenza del Senato Lucio Malan si è espresso affermando che l'atto è «apertamente contrario all'ordinamento valdese».

Precisa Malan: «Come membro di chiesa valdese, sento l'obbligo di precisare che ciò che è avvenuto presso la Chiesa Valdese di Trapani e Marsala, con la celebrazione di una benedizione per una coppia omosessuale, è un atto dei componenti del consiglio di chiesa e del pastore locale, apertamente contrario all'ordinamento valdese, nel contenuto e nel modo in cui è stato deciso. A parte il fatto che la benedizione è diventata nei titoli degli organi di informazione addirittura un matrimonio, l'episodio non è riferibile all'Unione delle Chiese Valdesi e Metodiste, e neppure ai valdesi in generale, che fin dai tempi più antichi hanno un ordinamento fortemente democratico, né autoritario né anarchico, che non consente pertanto iniziative arbitrarie né ai suoi massimi responsabili né a membri di organi locali. Solo il Sinodo, con decisione conforme delle due sessioni, europea e sudamericana, potrebbe – in via teorica – introdurre innovazioni del genere in quanto "massima autorità umana della Chiesa in materia dottrinaria, legislativa, giurisdizionale e di governo", comunque non sovrana, perché soggetta alle norme fondanti della confederazione fra le chiese».

«La chiesa locale - prosegue Malan - ha solo competenza organizzativa sull'attività ecclesiastica locale, nel cui ambito le decisioni importanti vanno comunque prese dall'assemblea di chiesa e non dal solo consiglio, come risulta sia avvenuto. Sulle questioni dottrinarie non sono consentite iniziative locali, come sancisce il Patto dell'Unione del 1561. Questa benedizione resta perciò solo l'iniziativa di singoli. Sarebbe come se un sindaco celebrasse nozze gay, basandosi su una delibera della sua giunta: sarebbe un atto privo di qualsiasi validità che impegnerebbe solo i diretti responsabili. Il matrimonio nella Chiesa Valdese, e a Trapani non si è comunque trattato di matrimonio, è regolato da norme approvate a suo tempo da varie sessioni del Sinodo, l'ultima nel 1971, che affermano in modo chiarissimo che può avvenire solo tra un uomo e una donna».

Conclude il segretario di presidenza del Senato: «Del resto la legge consente ai pastori valdesi di celebrare matrimoni con validità civile e dunque devono rispettare tutte le norme della legge italiana. Nel 2007 il Sinodo, nella sola sessione europea, ha anche approvato un documento che raccomanda l'accoglienza degli omosessuali nelle comunità, accoglienza che va riservata a tutti secondo l'insegnamento evangelico. Ma celebrare benedizioni alle coppie omosessuali è cosa che va ben al di là dell'accoglienza, e tra l'altro renderebbe molto difficile il dialogo con quasi tutte le altre chiese cristiane, a cominciare dalle chiese evangeliche non federate, in grande crescita in Italia».



http://www.evangelici.net/notizie/1276005720.html

Cosa dice Dio sull’Omosessualità

Cosa dice Dio sull’Omosessualità
aymon de albatrus


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Non avrai relazioni carnali con un uomo, come si hanno con una donna: è cosa abominevole. (Levitico 18:22)

Se uno ha relazioni carnali con un uomo come si hanno con una donna, ambedue hanno commesso cosa abominevole; saranno certamente messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro. (Levitico 20:13)

Perché in verità vi dico: Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure un iota, o un solo apice della legge passerà, prima che tutto sia adempiuto. (Matteo 5:18)


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Che cosa è l’omosessualità?
La parola che noi usiamo oggi come "omosessualità" e composta da due parole: Dal Greco "Homo" che vuol dire "lo stesso" e dal Latino "Sexualis", che vuol dire "sesso". La normale definizione che si da a questo termine è " attrazione e attività sessuale fra due persone dello stesso sesso" Nel Greco si dice "arsenokoites" che descrive l’attività sodomita.

In questi ultimi tempi l’omosessualità è rampante e crescendo in modo esponenziale. La si vede da tutte le parti, cominciando dai "gay pride" di Roma e in tutte le città mondiali . Anche le chiese hanno paura a parlarne contro per timore di essere etichettate non democratiche e anti-umane. In fatti è proprio la democrazia che ha dato stimolo alla irreversibile crescita dell’omosessualità. Adesso abbiamo anche vescovi protestati dichiarati apertamente omosessuali praticanti. Recentemente c’è stato un caso nella chiesa Episcopale Americana dove un divorziato con due figli e adesso apertamente omosessuale, è stato appuntato alla posizione di vescovo, e senz’altro altri lo seguiranno. E guai se dici qualcosa contro le loro attività, i media, i legali e la società sono prontissimi a crocifiggerti.

Ma la cosa più grave è che ci sono persone e chiese che pur dichiarandosi cristiani interpretano la Bibbia come se questa approvasse gli omosessuali. Generalmente la loro linea è che la Bibbia è stata scritta per quei tempi, ma che adesso Dio sta andando avanti allargando la veduta umana. Allargando mi potrebbe stare anche bene, ma negando e ribaltando quello che Dio ha affermato precedentemente, mi sembra che si stia girando la frittata, perché Dio dice: Io sono l’Eterno, non muto; perciò voi, o figli di Giacobbe, non siete consumati. (Malachia 3:6). I proponimenti e le leggi di Dio non cambiano, altrimenti non sarebbe più Dio e poi chi si potrebbe fidare di Lui. ogni buona donazione e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre dei lumi, presso il quale non vi è mutamento né ombra di rivolgimento. (Giacomo 1:17) Dio non è un uomo, perché possa mentire, né un figlio d’uomo, perché possa pentirsi. Quando ha detto una cosa, non la farà? O quando ha dichiarato una cosa, non la compirà? (Numeri 23:19)

Se guardiamo alla progressione di tutte le grandi civiltà notiamo dove la nostra civiltà si trova:

Progresso Delle Civilizzazioni

1. Esplorazione e Instaurazione

2. Conquista

3. Sviluppo e Commercio

4. Influenza e Intellettualismo

5. Educazione e Arte

6. Decadenza e Declino
Attività Nel periodo Finale, Decadenza

Amore per il Lusso, Materialismo

Multiculturalismo, Pessimismo

Ossessione col Sesso, omosessualità

Arte bizzarra

Crescita dello Stato Welfare

Allontanamento dalla religione


Ovviamente la nostra "civiltà" è nel Periodo Finale - Decadenza e Declino

Cosa dice la Scrittura sull’omosessualità?
La Bibbia è contro l’omosessualità. Il Cristiano Biblico cerca la verità nella Parola di Dio che fissa la situazione per sempre. Sicuramente chi conosce la Bibbia bene ed è ispirato da Dio non potrà mai contendere che questo Santo Libro condoni gi atti omosessuali. I predicatori che patrocinano la vita omosessuale non conoscono bene la Bibbia o non credono in cosa dichiara. Il VT e il NT presentano abbondante prova di come Dio considera questo malvagio e terribile peccato

L’omosessualità è contraria alla natura. Dio disse ad Adamo e a Noè "Siate fruttiferi, moltiplicate e riempite la terra". Se Adamo o Noè e i loro figli avessero adottato una vita totale di omosessualità, la razza umana sarebbe venuta alla fine.

Nello studio della Bibbia c’è il principio della "Prima Menzione". Per esempio quando in Genesi, il libro degli inizi, si menziona qualcosa, quel significato è inteso per tutta la Bibbia e questo vale anche per l’omosessualità. Vediamo: "Ora la gente di Sodoma era grandemente depravata e peccatrice contro l’Eterno. (Genesi 13:13) Non ci è possibile nessun dubbio sul motivo che ha dato notorietà alla città Sodoma. Sodoma è la prima menzione dell’omosessualità nelle Bibbia.

Dio rivelò ad Abramo che avrebbe distrutto Sodoma per questa ragione: "E l’Eterno disse: «Siccome il grido che sale da Sodoma e Gomorra è grande e siccome il loro peccato è molto grave, (Genesi 18:20). Dio mandò due angeli a salvare dalla distruzione Lot e la sua famiglia. Gli angeli avrebbero passato la notte in casa di Lot, ma durante quella notte gli uomini di Sodoma circondarono la casa e: chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono gli uomini che sono venuti da te questa notte? Portaceli fuori. affinché li possiamo conoscere!». (Genesi 19:5).

È chiaro che la Bibbia usa la parola "conoscere" spesso per descrivere l’atto sessuale fra individui: Ora Adamo conobbe Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino, .....». (Genesi 4:1) E Caino conobbe sua moglie, ed ella concepì e partorì Enok. ...... (Genesi 4:17)

Lo stesso significato è dato nel NT quando: 24 E Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l’angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie; 25 ma egli non la conobbe, finché ella ebbe partorito il suo figlio primogenito, al quale pose nome Gesù. (Matteo 1:24-25)

I modernisti dicono che la parola "conoscere" in questo contesto vuol dire soltanto conoscere la persona, ma proprio il contesto li smentisce perché Lot offri a loro le sue due figlie vergini, per conoscerle come persone? Certamente no! Già le conoscevano. E poi, in piena notte? Sentite, io ho due figlie che non hanno conosciuto uomo; deh, lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi pare; ma non fate nulla a questi uomini, perché essi sono entrati sotto la protezione del mio tetto». (Genesi 19:8). Notare: " non hanno conosciuto uomo", che cosa vuol dire? Qui si parla di sesso, ma quegli uomini non erano interessati nelle donne, anche se vergini.

Quelli volevano uomini perché erano sodomiti, ed anche quando furono accecati dagli angeli questi uomini malvagi cercavano ancora la porta della casa di Lot, finché si stancarono, per gli sforzi inutili: colpirono quindi di cecità la gente che era alla porta della casa, dal più piccolo al più grande, cosicché si stancarono nel tentativo di trovare la porta. (Genesi 19:11)

Chiunque leggendo Genesi 19 può onestamente vedere l’attitudine di Dio verso la pratica dell’omosessualità: Allora l’Eterno fece piovere dal cielo su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte dell’Eterno. (Genesi 19:24) Questi versetti sono riferiti da Isaia, Geremia e altri profeti. Sono anche usati come esempio di giudizio di Dio da Gesù, Pietro e Giuda nel NT.

La Legge di Dio vieta l’omosessualità, lo vediamo chiaramente: Non avrai relazioni carnali con un uomo, come si hanno con una donna: è cosa abominevole. (Levitico 18:22)

Inoltre è chiaro che la Legge prevede la morte per questo abominevole peccato: Se uno ha relazioni carnali con un uomo come si hanno con una donna, ambedue hanno commesso cosa abominevole; saranno certamente messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro. (Levitico 20:13) Non vi sarà alcuna donna dedita alla prostituzione sacra tra le figlie d’Israele, né vi sarà alcun uomo dedito alla prostituzione sacra (sodomita) tra i figli d’Israele. (Deu 23:17)

Per questo peccato Dio ordinò la distruzione di diverse nazioni che vivevano in Cana (oltre a Sodoma e Gomorra). Non solo Dio ordinò ad Israele di distruggerle, ma disse anche che li avrebbe aiutato a farlo. Certi modernisti, pur ammettendo che c’è scritto così, negano che Dio l’ha detto, confutando così la veracità della Bibbia (se mai fosse possibile). e quando l’Eterno, il tuo DIO, le avrà date in tuo potere tu le sconfiggerai e le voterai al completo sterminio; non farai con esse alleanza, né userai con loro alcuna misericordia. (Deuteronomio 7:2)

ma l’Eterno, il tuo DIO, le darà in tuo potere, e le getterà in grande confusione finché siano sterminate. (Deuteronomio 7:23)

E per quale ragione Dio ordinò che queste nazioni fossero votate a morte: 22 Non avrai relazioni carnali con un uomo, come si hanno con una donna: è cosa abominevole. 23 Non ti accoppierai con alcuna bestia per contaminarti con essa; né alcuna donna si accosti ad una bestia per accoppiarsi con essa; è una perversione ripugnante. 24 Non vi contaminate con alcuna di queste cose, poiché con tutte queste cose si sono contaminate le nazioni che io sto per scacciare davanti a voi. 25 Il paese è stato contaminato; perciò io lo punirò per la sua iniquità, e il paese vomiterà i suoi abitanti. (Levitico 18:22-25)

E non seguirete le usanze delle nazioni che io sto per scacciare davanti a voi; esse hanno fatto tutte queste cose, e perciò le ho in abominio, (Levitico 20:23)

E il principio è ripetuto nel NT: "Proprio come Sodoma e Gomorra e le città vicine, che come loro si erano abbandonate alla fornicazione e si erano date a perversioni sessuali contro natura, sono state poste davanti come esempio, subendo la pena di un fuoco eterno;" (Giu 1:7 )

Un giorno incontrai per strada il sindaco di Tiglieto, abbiamo la stessa età, e fra una cosa e l’altra mi disse piuttosto demoralizzato, "non capisco cosa succede, sembra come se la natura si ribellasse contro gli uomini". Stavo per dargli la risposta da parte di Dio, ma non me l’ha permesso, è comunista. Purtroppo per gli uomini, è proprio così, per queste cose la terra sta vomitando i suoi abitanti, come vediamo palesemente in tutte le parti del mondo.

Fare la cosa giusta davanti agi occhi di Dio.
Il regno di Giuda stesso non fece così e fu condannato al tempo di Roboamo. Inoltre c’erano nel paese uomini che si davano alla prostituzione sacra (sodomiti). Essi praticavano tutte le abominazioni delle nazioni che l’Eterno aveva scacciato davanti ai figli d’Israele. (1 Re 14:24)

Però i re che affrontarono l’omosessualità nel modo divino fecero ciò che è giusto agli occhi dell’Eterno:

Asa: 11 Asa fece ciò che è giusto agli occhi dell’Eterno, come Davide suo padre. 12 Eliminò dal paese quelli che si davano alla prostituzione sacra (sodomiti) e fece sparire tutti gl’idoli che i suoi padri avevano fatto. (1 Re 15:11-12)

Giosafat: Egli seguí in tutto le vie di Asa suo padre e non se ne allontanò facendo ciò che è giusto agli occhi dell’Eterno. Tuttavia gli alti luoghi non furono rimossi; così il popolo offriva ancora sacrifici e bruciava incenso sugli alti luoghi. (1 Re 22:43) Egli eliminò dal paese il resto di quelli che si davano alla prostituzione sacra (sodomiti) che erano rimasti al tempo di Asa suo padre. (1 Re 22:46)

Giosia: Demolí anche le case degli uomini che si davano alla prostituzione sacra (sodomiti) che si trovavano nella casa dell’Eterno, dove le donne tessevano tende per Ascerah. (2 Re 23:7)

Le chiese, le denominazioni, i predicatori, gli insegnanti che patrocinano, condonano o scusano l’omosessualità NON fanno quello che è giusto agli occhi del Signore.

Dio li ha abbandonati: In Romani 1 l’omosessualità è presentata come la fine della strada. È il più basso livello della depravazione umana: 21 Poiché, pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno però glorificato né l’hanno ringraziato come Dio, anzi sono divenuti insensati nei loro ragionamenti e il loro cuore senza intendimento si è ottenebrato. 22 Dichiarandosi di essere savi, sono diventati stolti, 23 e hanno mutato la gloria dell’incorruttibile Dio in un’immagine simile a quella di un uomo corruttibile, di uccelli, di bestie quadrupedi e di rettili. 24 Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità nelle concupiscenze dei loro cuori, sì da vituperare i loro corpi tra loro stessi. (Romani 1:21-24) 26 Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami, poiché anche le loro donne hanno mutato la relazione naturale in quella che è contro natura. 27 Nello stesso modo gli uomini, lasciata la relazione naturale con la donna, si sono accesi nella loro libidine gli uni verso gli altri, commettendo atti indecenti uomini con uomini, ricevendo in se stessi la ricompensa dovuta al loro traviamento. (Romani 1:26-27)

Lo sapete da dove è iniziato l’Aids? Lo sapete perché l’Aids è così prevalente in Africa? Forse conoscete il Fratello Andrea, in uno dei suoi rapporti si lamentava tristemente che il problema dell’Africa è molto più profondo di quanto si dice perché gli abitanti sono immersi in insaziabile pratica di promiscuità, sia omosessuale come di fornicazione ed in tutte le possibili variazioni. Sembra piaga inguaribile.

L’Aids si manifestò inizialmente fra gli omosessuali, e sapete che molti di questi si congiungono con più d 200 partners, per anno. Adesso naturalmente è dappertutto perché tanti sono anche bisessuali. Sono stati gli omosessuali che l’hanno introdotto nel mondo, anche se negano.

Dovrebbe essere l’omosessualità punita?
Sicuramente, il governo civile dovrebbe condannare e punire chi pratica questa abominevole attività. Non solo perché la Bibbia lo richiede, ma anche perché la società si deve difendere contro crimini distruttivi. Questa attività non è un affare privato e non deve essere trattato come tale perché chi pratica questo crimine va anche a cercare i nostri figli per introdurli nel giro, come fanno quelli che spacciano la droga. (e non ditemi che non è vero perché tutti noi ne abbiamo avuto esperienza)

I fatti, anche provato dalla scienza, sono che è abbastanza evidente che l’omosessualità la si impara, non è genetica, anche se i sodomiti, i media e la società ci vorrebbero far credere altrimenti, per così dire: "non è colpa nostra". Ma il Signore li contraddice nella Sua parola. A chi credete voi?

Ascoltiamo la Parola di Dio: 8 Or noi sappiamo che la legge è buona, se uno la usa legittimamente; 9 sapendo questo, che la legge non è stata istituita per il giusto, ma per gli empi e i ribelli, per i malvagi e i peccatori, per gli scellerati e i profani, per coloro che uccidono padre e madre, per gli omicidi, 10 per i fornicatori, per gli omosessuali per i rapitori, per i falsi, per gli spergiuri, e per qualsiasi altra cosa contraria alla sana dottrina, (1Ti 1:8-10)

Secondo la Scrittura, l’omosessualità dovrebbe essere illegale come per gli omicidi, per i rapimenti, per la fornicazione e per tutto il resto contrario alla sana dottrina.

Hanno, gli omosessuali, bisogno di amore e comprensione?
Gli omosessuali hanno bisogno della verità, più di qualsiasi altra cosa. conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». (Giovanni 8:32). L’omosessuale deve capire che è nato (come tutti noi) con una natura peccaminosa, ma non è nato omosessuale. Il diavolo, il mondo e loro stessi vorrebbero far credere che sono nati omosessuali, e che non c’è niente che possono farci per cambiare. Ma è una bugia, quello che vogliono è essere approvati ed accettati come "normale" in questa abominevole pratica. Invece, quello di cui hanno bisogno è che gli si sia dichiarato che l’omosessualità non è una malattia, ma è un peccato del quale si devono pentire.

Promuovere, incoraggiare o partecipare in atti omosessuali è un’offesa grave contro Dio, Pastori/Anziani omosessuali e chiese omosessuali devono essere particolarmente offensive a Dio, dato che promuovono la sodomia e confermano i sodomiti nel loro peccato. Gli omosessuali, invece di essere incoraggiati nel loro peccato hanno bisogno di aver proclamato: Ravvedetevi dunque e convertitevi, affinché i vostri peccati siano cancellati, e perché vengano dei tempi di refrigerio dalla presenza del Signore, (Atti 3:19)

Grazia salvifica e l’omosessuale.
Certi basandosi su "Dio li ha abbandonati" intimano che gli omosessuali non possono essere salvati. Ovviamente l’omosessualità non è il peccato imperdonabile e sappiamo che il Signore Gesù Cristo è morto per tutti i peccati dei Suoi. Ed ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesù, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati». (Matteo 1:21)

Allo stesso tempo diciamo velocemente che un omosessuale veramente convertito dal Signore non rimarrà tale, ma si pentirà di quel peccato e lo rigetterà completamente. Il che vuole dire anche che un "omosessuale cristiano" è cosa impossibile.

Questi versetti renderebbero impossibile la salvezza agli omosessuali
9 ¶ Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, 10 né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio. (1 Corinzi 6:9-10)

se non fossero seguiti da: Or tali eravate già alcuni di voi; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù e mediante lo Spirito del nostro Dio. (1 Corinzi 6:11), pentendosi, rigettando quel peccato e ricevendo la grazia del Signore

Ed ecco la verità, certi nella chiesa di Corinto erano stati sodomiti, ma non lo erano più, essendo stati lavati, santificati e giustificati dal Signore. Non partecipavano più in questo abominevole peccato, erano salvati non per smettere ma salvati da questo peccato.

Per questa ragione parlare di "chiese omosessuali" e "pastori/anziani omosessuali" e "matrimoni omosessuali" e un controsenso poiché anche se si chiamano così, non sono certamente convertiti a Dio perché se lo fossero non si chiamerebbero omosessuali. Questa denominazione è assurda, senza senso e completamente sciocca, alla luce della Bibbia.

Certi modernisti, cercando di essere furbi, dicono: "nella lista delle attività non gradite a Dio ci sono anche i fornicatori e gli adulteri, peccati che richiedono la pena capitale, ma questo non avviene nella nostra società, allora perché prendersela con gli omosessuali?". Agostino diceva che l'inferno è stato creato per gente che fa queste domande. La risposta è che se i magistrati sono negligenti nel loro lavoro non vuol dire che la chiesa si deve adeguare alla loro ribellione. La chiesa non deve essere sciatta, ma deve correttamente proclamare gli statuti del Signore, sia per questo come per quelli.

Come devono essere trattati gli omosessuali penitenti dalla chiesa?
Come altri peccatori ravveduti. Bisogna riceverli nella compassione di Cristo. Ma, come Lui, dobbiamo anche esseri fermi e onesti sul peccato e presentare la dottrina di Dio, chiara e completa con timore, perché noi stiamo in piedi solo per la Grazia di Cristo Gesù. .... siate sempre pronti a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domandi spiegazione della speranza che è in voi con mansuetudine e timore, (1 Pietro 3:15)

Non dobbiamo compromettere il Vangelo, sotto nessuna circostanza, o dare l’impressione di farlo. Dobbiamo predicare Gesù e Lui crocifisso. Se è nella grazia del Signore, essi saranno convertiti e, in quanto convertiti, non saranno più omosessuali e il loro cambiamento porterà gloria a Dio. Naturalmente, nel frattempo, bisogna vegliare su di loro che non cerchino di corrompere i giovani della chiesa.

Epilogo: Quale è la posizione di Dio sull’omosessualità

L’omosessualità è peccato e abominio davanti a Dio: Non avrai relazioni carnali con un uomo, come si hanno con una donna: è cosa abominevole. (Levitico 18:22)

L’omosessualità è condannata dalla Bibbia: I predicatori che patrocinano la vita omosessuale non conoscono bene la Bibbia o non credono in cosa dice. Il VT e il NT presentano abbondante prova di come Dio aborra questo malvagio e terribile peccato.

L’omosessualità è contraria alla natura: Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami, poiché anche le loro donne hanno mutato la relazione naturale in quella che è contro natura. (Romani 1:26)

L’omosessualità va condannata e punita dal Governo Civile come cancro nella società: Se uno ha relazioni carnali con un uomo come si hanno con una donna, ambedue hanno commesso cosa abominevole; saranno certamente messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro. (Levitico 20:13)

Dio non sta allargando la vista umana nell’accettare l’omosessualità, infatti Dio la condanna, e in non incerti termini e Lui non cambia la Sua Legge: Perché in verità vi dico: Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure un iota, o un solo apice della legge passerà, prima che tutto sia adempiuto. (Matteo 5:18) È tutto adempiuto? No!
Il Giudizio Finale non è ancora stato, e con quello si chiudono i tempi.

Gli omosessuali si possono ricevere in chiesa, come gli altri peccatori, ma senza compromessi né indicazione di tolleranza di questo peccato abominevole.

L’omosessualità e un peccato che Dio può perdonare: Or tali eravate già alcuni di voi; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù e mediante lo Spirito del nostro Dio. (1 Corinzi 6:11).
Bisogna però vegliare che i deboli della chiesa non ne siano contaminati.

Colui che testimonia queste cose, dice: «Sì, vengo presto. Amen». Sì, vieni, Signore Gesù. (Apocalisse 22:20)





http://www.albatrus.org/italian/potpourri/sermoni/cosa_dice_dio_omosessualita'.htm

Che cosa dice la Bibbia sull’omosessualità? L’omosessualità è un peccato?

Che cosa dice la Bibbia sull’omosessualità? L’omosessualità è un peccato?


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Domanda: "Che cosa dice la Bibbia sull’omosessualità? L’omosessualità è un peccato?"

Risposta: La Bibbia ci dice costantemente che l’attività omosessuale è un peccato (Genesi 19:1-13; Levitico 18:22; Romani 1:26-27; 1 Corinzi 6:9). Romani 1:26-27 insegna specificamente che l’omosessualità è un risultato dell’aver negato e disubbidito a Dio. Quando una persona persevera nel peccato e nell’incredulità, la Bibbia ci dice che Dio la “abbandona” a peccati ancor più malvagi e depravati per mostrarle che la vita senza Dio è inutile e senza speranza. 1 Corinzi 6:9 afferma che né gli “effeminati” né i “sodomiti” erediteranno il regno di Dio.

Dio non crea una persona con desideri omosessuali. La Bibbia ci dice che una persona diventa omosessuale a causa del peccato (Romani 1:24-27) e, in definitiva, per propria scelta. Una persona potrebbe nascere con una maggiore predisposizione all’omosessualità, così come alcuni nascono con la tendenza alla violenza e ad altri peccati. Questo non scusa la persona che sceglie di peccare cedendo ai suoi desideri peccaminosi. Se una persona nasce con una maggiore predisposizione all’ira o alla rabbia, questo la giustifica forse a cedere a tali desideri? No di certo! Vale lo stesso per l’omosessualità.

Tuttavia, la Bibbia non descrive l’omosessualità come il peccato “maggiore” di tutti gli altri. Tutti i peccati offendono Dio. L’omosessualità è semplicemente una delle molte cose elencate in 1 Corinzi 6:9-10 che escludono dal regno di Dio. Secondo la Bibbia, il perdono di Dio è a disposizione dell’omosessuale proprio come lo è di un adultero, di un idolatra, di un omicida, di un ladro, ecc. Dio promette anche la forza per la vittoria sul peccato, omosessualità inclusa, a tutti coloro che crederanno in Gesù Cristo per la loro salvezza (1 Corinzi 6:11; 2 Corinzi 5:17).

http://www.gotquestions.org/italiano/omosessualita-peccato.html

Contro i perversi e vani ragionamenti fatti da alcune Chiese Evangeliche a favore dell’omosessualità

Contro i perversi e vani ragionamenti fatti da alcune Chiese Evangeliche a favore dell’omosessualità


Introduzione



In Italia ci sono pastori, teologi, e chiese evangeliche che approvano l’omosessualità, in quanto affermano che l’omosessualità non è peccato. Quindi, secondo loro, gli omosessuali che professano la loro fede in Cristo devono essere accettati a tutti gli effetti come membri di Chiesa. Non devono essere ripresi per il loro comportamento e neppure esortati a ravvedersi, ma piuttosto devono essere incoraggiati a rimanere omosessuali, perché non c’è alcun male nell’essere omosessuali. Un uomo può essere un gay mentre una donna può essere una lesbica, perché Dio non detesta l’omosessualità. Non solo, costoro esortano a schierarsi apertamente a favore delle coppie omosessuali, e quindi a favore dei loro diritti, tra cui spicca il ‘diritto di sposarsi’. Ecco quanto dissero a chiare lettere alcuni pastori e teologi protestanti diversi anni fa a riguardo delle unioni civili tra omosessuali:

'Apprezziamo ed accogliamo con interesse la raccomandazione del Parlamento di Strasburgo di riconoscere nelle legislazioni nazionali i diritti delle convivenze stabili fra cittadini omosessuali, assimilandole alle convivenze stabili fra eterosessuali, al fine di assicurare alle une e alle altre parità di doveri e di diritti; invitiamo la nostra società a confrontarsi con tale proposta con serenità e spirito di equità, sviluppando una riflessione etica che prenda atto dell'evoluzione del costume in corso nell'ambito delle società occidentali, salvaguardando da un lato il rispetto delle persone coinvolte nella loro specificità umana e nelle loro scelte di vita, e salvaguardando insieme i tempi necessari per una evoluzione e maturazione delle coscienze di fronte ai mutamenti in corso; auspichiamo che su tale questione non si creino fronti rigidi e condanne preconcette, anche in nome di un'etica cristiana che è stata vissuta storicamente in forme diverse, restando al suo centro il rispetto della persona umana, creata a immagine di Dio, amata e riscattata da Dio; proponiamo infine di lasciar cadere, in questo contesto, l'uso del termine 'matrimonio' (che ha creato il senso di una non necessaria provocazione), a favore dei termini più adeguati di 'convivenza stabile' o di 'unione civile' (NEV, 2 Marzo 1994, anno XV, numero 9, pag. 1). Questa dichiarazione fu sottoscritta da 33 pastore e pastori valdesi, 17 battisti, 7 luterani, 7 metodisti e una pastora riformata. Tra i firmatari, compaiono il valdese Giorgio Bouchard (ex Presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia); il metodista Sergio Aquilante, i battisti Franco Scaramuccia e Massimo Aprile; il decano luterano Hans Gerch Philippi; il decano della facoltà valdese di teologia Paolo Ricca con i docenti Bruno Corsani, Daniele Garrone, Ermanno Genre e il docente emerito Giorgio Girardet.

E’ bene però fare questa precisazione: non perchè eminenti teologi o pastori di queste denominazioni evangeliche siano a favore delle convivenze e dei ‘matrimoni’ tra omosessuali, e lo dichiarano apertamente, questo significa che tutti in seno a queste denominazioni la pensino nella stessa maniera, perchè così non è, infatti ci sono alcuni credenti in queste denominazioni che non sono affatto d’accordo con loro e rifiutano di prendere questa loro posizione.

Adesso, affinché vi possiate rendere conto di cosa viene insegnato da questi pastori e teologi a riguardo dell’omosessualità, riporterò alcune affermazioni scritte sul periodico Protestantesimo: ‘L’omosessualità è una realtà documentata in ogni epoca ed in ogni tipo di società umana. Ogni generazione vi si trova confron­tata ed ogni presa di posizione è sempre culturalmente situata. Oggi noi possiamo assumere una posizione di apertura e di rispet­to per gli omosessuali, liberandoci da molti preconcetti che hanno provocato inumane discriminazioni. Le ricerche sull’omoses­sualità hanno ormai superato l’idea che le radici primarie dell’orientamento omosessuale possano essere attribuite a forme di malattia psichica. E pur non essendo oggi dimostrabile scien­tificamente una predisposizione genetica, vi è largo consenso sul fatto che l’omosessualità non sia una scelta, quanto piuttosto una condizione esistenziale che si impone come dato oggettivo ad un dato momento della vita. Il riconoscimento dell’omosessualità come condizione esistenziale mette in questione sia la pretesa terapeutica, sia il concetto di pratica sessuale ‘contro natura’. Da un punto di vista etico ciò rivela l’incoerenza di chi ricono­sce da un lato la tendenza innata dell’omosessualità, e dall’al­tro giudica amorale l’incontro amoroso omosessuale, proponendo la castità come soluzione cristiana al problema. Noi riteniamo di doverci situare oltre questa contraddizione (...) Siamo convinti che numerose forme di emarginazione cui gli omosessuali sono sottopo­sti possano essere superate con una opportuna legislazione che eviti gli aspetti discriminatori ancora esistenti sul piano sociale. Siamo favorevoli ad una regolamentazione legislativa che riconosca la coppia omosessuale e ne garantisca la convivenza stabile. Aspettiamo dal nostro Parlamento, in tempi brevi, questa iniziativa raccomandata dal Parlamento europeo e la incoraggiamo. Non crediamo invece che abbia senso l’estensione del concetto di famiglia alla coppia omosessuale (...) Non siamo però favorevoli ad una legge che istituisca una parità di diritti di adozioni tra coppie omosessuali ed eterosessuali. Così come non crediamo che si debba mantenere o istituire un principio che lo vieti in modo assoluto. Siamo invece favorevoli a valutare queste possibilità caso per caso (...) Sul piano ecclesiale ci dobbiamo liberare dai vecchi stereotipi di una cultura che ha espresso un duro giudizio sull’omosessualità. I testi biblici vanno letti nell’intelligenza della cultura di cui sono figli; noi leggiamo oggi la Bibbia con l’intelligenza dello Spirito, nella situazione culturale moderna, con gli strumenti conoscitivi che sono i nostri e di cui portiamo la responsabilità. Riconoscere la realtà dell’amore omosessuale - fatto indubbiamente perturbante - significa, noi crediamo, pren­dere atto di quella parte di ‘mistero’ inerente al fatto omoses­suale e che le nostre conoscenze umane non sono oggi in grado di spiegare. Non dobbiamo però dimenticare che il criterio di appar­tenenza ad una comunità cristiana è il criterio della fede e non un altro. Siamo anche favorevoli a ‘forme di benedizione’ per le coppie omosessuali cristiane che ne facciano richiesta e al loro inserimento come coppia nella comunità cristiana’ (Protestantesimo, N° 50, 1995, pag. 307, 308, 309).





Confutazione



Adesso mediante le Scritture confuteremo uno per uno i punti principali di questo perverso discorso.



1) Noi oggi possiamo assumere una posizione di rispetto verso gli omosessuali liberandoci da molti preconcetti.

E’ vero che potremmo conformarci al presente secolo come hanno fatto questi uomini ed assumere la loro stessa posizione nei con­fronti degli omosessuali, ma noi credenti in Cristo Gesù rifiu­tiamo di fare ciò perchè la Scrittura dice: “Non vi conformate a questo secolo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente...” (Romani 12:2); e perciò rifiutiamo categoricamente di assumere questa loro posizione di rispetto verso gli omosessuali. Gli omosessuali vanno rispettati solo come persone, come vanno rispettati gli omicidi, i maghi, i ladri, le meretrici e così via, ma non nel senso in cui vorrebbero farci intendere costoro, cioè rispettando la loro ‘condizione esistenziale’; in altre parole noi credenti siamo chiamati a rispettare anche le persone che vanno dietro a questo vizio contro natura nel senso che non dobbiamo fare loro alcun male, alcun torto, ma non dobbiamo rispettare e neppure incoraggiare la loro scelta. La chiamiamo scelta perchè così va chiamata, checché ne dicano questi teologi che si sono gettati alle spalle la legge dell’Iddio vivente e che non intendono quello che dicono né quello che danno per certo.

Che dobbiamo fare dunque? Dobbiamo esortarli e scongiurarli a ravvedersi dei loro peccati ed a credere in Cristo Gesù al fine di ottenere la remissione dei loro peccati e la liberazione da questo peccato contro natura che li tiene incatenati. E tutto ciò con amore ma anche con ogni franchezza senza lusingarli; ricorda­tevi che gli omosessuali non erederanno il regno di Dio (cfr. 1 Corinzi 6:10) al pari di tutti gli altri peccatori impenitenti. Ma ahimè, da come parlano costoro, parrebbe che coloro che si devono ravvedere non sono gli omosessuali ma coloro che condannano l’omosessualità; notate infatti che secondo loro noi dovremmo liberarci da dei preconcetti (cambiare modo di pensare). Ora, il preconcetto è un’opinione formatasi prima su scarsi fondamenti che in seguito impedisce, al momento opportuno, di esprimere un giudizio sereno; quindi una opinione sbagliata di cui bisogna sbarazzarsi. E se noi ci mettiamo a rispettare gli omosessuali e ad accoglierli saremo liberati dall’opi­nione che essi sono in abominio a Dio ed entreremo finalmente nella libertà!! Ma quale libertà? Quella secondo la carne che mena alla morte. Nessuno di questi cianciatori vi seduca, fratelli; quella che condanna l’omosessualità e la riprova in tutte le sue forme non è un preconcetto, non è un’idea sbagliata, ma un’idea giusta perchè non è fondata su un fondamento variabile e traballante, ma sulla infallibile Parola di Dio, vivente e permanente che non cambia mai. Perciò ritenete fermamente nella vostra mente il pensiero che l’omosessualità è in abominio a Dio e che coloro che vi si danno se non si ravvedono da essa andranno nel fuoco eterno; cingete i fianchi della vostra mente affinché questo pensiero giusto non si diparta da essa. Coloro che devono ravvedersi sono questi teologi e coloro che gli danno retta; perchè essi si sono dati a vani ragionamenti e il loro cuore si è ottenebrato.



2) Gli omosessuali non sono tali perchè scelgono di esserlo ma bensì perchè ad un dato momento della loro vita vi sono costretti dalle circostanze della vita; la loro è una condizione esisten­ziale, non una scelta.

Adesso l’omosessualità è diventata una condizione esistenziale. In sostanza essa non è più una diabolica scelta, ma una condizione di vita venutasi a creare indipendentemente dalla volontà del singo­lo! Ecco perchè si sentono dire a costoro frasi del genere: ‘Ma che colpa ne hanno loro in fondo in fondo? Sono nati così. Non è dipeso mica da loro, ma ci sono stati costretti da tante circo­stanze della vita contro la loro volontà!’. Costoro errano grande­mente; la cosiddetta scienza che studia il comportamento umano è arrivata a errate conclusioni sull’omosessualità e loro ci sono andati dietro.

L’omosessualità secondo la Scrittura è un peccato perchè è la trasgressione della legge di Dio. Che dice la legge? Essa dice: “Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna; è cosa abominevole” (Levitico 18:22). Quindi chi trasgredisce questo ordine compie un peccato, un atto in abominio a Dio. E da esso si deve ravvedere se vuole scampare alle fiamme del fuoco eterno; nel caso contrario, cioè se rifiuterà di ravvedersi quello che lo aspetta è l’ardore del fuoco che lo tormenterà per l’eternità.

L’uomo non nasce omosessuale, come non nasce omicida, o come non nasce ladro; esso nasce sì sotto il peccato in virtù della disub­bidienza di Adamo, ma non omosessuale. Omosessuale ci diventa per sua scelta; è vero che tutti dipendono dal tempo e dalle circostan­ze (cfr. Ecclesiaste 9:11), ma questo non annulla mica la libertà di scegliere dell’uomo in un senso o in un altro. Quando Paolo dice ai Romani: “Perciò Iddio li ha abbandonati a passioni infami; poiché le loro femmine hanno mutato l’uso naturale in quello che è contro natura; e similmente anche i maschi, lasciando l’uso naturale della donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri, commettendo uomini con uomini cose turpi, e ricevendo in loro stessi la condegna mercede del proprio traviamento” (Romani 1:26-27) spiega molto bene che si tratta di una scelta di queste persone. Quindi nessuno vi seduca; gli omosessuali ci diventano così per loro scelta.



3) Il riconoscimento degli omosessuali mette in discussione il concetto di relazione carnale contro natura; quindi questo concetto è da rivedere.

Non è affatto vero; il riconoscimento, da parte di questi pastori evangelici, degli omosessuali come persone da accettare così come sono in virtù di questa loro ‘condizione esistenziale’, non mette per niente in discussione il concetto di pratica sessuale contro natura. Per noi non è cambiato proprio nulla dal giorno che gli omosessuali sono stati approvati da costoro, proprio nulla. Il concetto di pratica sessuale contro natura rimane in piedi perchè la natura continua ad insegnarci questo concetto in manie­ra eloquente. E non solo la natura ce lo insegna, ma anche la Scrittura; Paolo infatti parla ai Romani delle donne che “hanno mutato l’uso naturale in quello che è contro natura” (Romani 1:26) e degli uomini che hanno lasciato “l’uso naturale della donna” (Romani 1:27); e Giuda nella sua epistola parlando degli abitanti di Sodoma e Gomorra dice che andarono dietro a “vizi contro natura” (Giuda 7). Mettere in discussione questo concetto quindi vuole dire mettere in discussione la Parola di Dio e quindi Dio stesso. Lungi da noi questo: “Sia Dio ricono­sciuto verace ma ogni uomo bugiardo” (Romani 3:4).

Ma allora se chi è omosessuale sessualmente non pratica qualcosa contro natura ciò vuole dire che l’uomo sulla terra può sposarsi sia una donna che un uomo!! A lui la scelta dunque! Ma questo significa sovvertire l’ordine di Dio! Ma che fece Iddio quando vide che Adamo era solo ed aveva bisogno di un’aiuto convenevole? Non gli fece forse una donna? E non disse forse Iddio dopo avergliela fatta: “E l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua moglie, e saran­no una stessa carne” (Genesi 2:24)? Quindi, ciò significa che l’uomo deve avere una relazione carnale solo con la propria moglie, e che qualunque altra relazione carnale prima del matrimonio o dopo il matrimonio con una persona (sia dello stesso sesso che del sesso opposto) che non è la propria moglie davanti a Dio è peccato. Ma mentre il rapporto carnale di un uomo con una donna che non è la propria moglie non è contro natura, per la ragione che l’altro partner è del sesso opposto, il rapporto carnale con un uomo è contro natura perchè si oppone all’ordine naturale. Ambedue i comporta­menti sono però da condannare perchè peccato davanti a Dio; e difatti nè i fornicatori, nè gli adulteri e nè gli omosessuali eredi­teranno il regno di Dio. Questa è la ragione per cui come non è ammissibile definire la fornicazione o l’adulterio come qualcosa che non va contro la legge di Dio, così non si può definire un omosessuale una persona che non pratica atti contro natura. Nessuno vi seduca; l’amore tra gli omosessuali è un amore finto, è una perver­sione: i loro atti carnali vanno contro la natura e per questi l’ira di Dio viene su di loro. Essi muoiono colpiti da Dio; quando si sente dire che degli omosessuali muoiono di Aids questo non è altro che il giudizio di Dio, o come lo chiama Paolo, “la condegna mercede del proprio traviamento” (Romani 1:27). E anche quando non muoiono colpiti da Dio con l’Aids o con qualche altra grave malattia, per certo dopo morti ricevono la punizione che meritano, ossia il tormento nelle fiamme dell’Ades in attesa del giorno del giudizio quando saranno giudicati secondo le loro opere e gettati nello stagno ardente di fuoco e di zolfo che è la morte seconda.



4) Loro, cioè i pastori che hanno sottoscritto tutto ciò e tutti quelli che sono d’accordo con loro, vogliono che al più presto il Parlamento di questa nazione emani una legge che riconosca le coppie omosessuali e protegga la loro convivenza.

Naturalmente i teologi e i pastori Valdesi favorevoli agli omosessuali possono permettersi di parlare così anche perchè hanno dei membri al Parlamento italiano che si di­chiarano facenti parte della Chiesa valdese italiana, e perciò possono fare direttamente leva su loro affinchè il Parlamento Italiano si adegui alle direttive europee in materia di omoses­suali. Noi dal canto nostro siamo disgustati nel sentirli parlare così perchè in questa maniera questi cosiddetti pastori che si definiscono evangelici non fanno altro che incoraggiare gli omosessuali in questa nazione a continuare a seguire le loro concupiscenze carnali; insomma questa loro presa di posizione anche dal punto di vista politico tende a fortificare le mani di questi peccato­ri che non aspettano altro che essere riconosciuti dal Parlamento Italiano perchè allora avranno pure la legge dalla parte loro. Sì, ma quale legge (nel caso lo Stato italiano approvi questa legge)? Quella dell’uomo ma non quella di Dio. Gli omosessuali infatti non avranno mai dalla loro parte la Legge di Dio, perchè essa va chiaramente contro di essi, e li giudica per quel che sono cioè dei ribelli a Dio. Quindi ci sono persino molti che si dicono Protestanti che fanno pressione sulle autorità affinchè si affrettino a ricono­scere questi peccatori, gli diano il diritto di sposarsi e di vivere assieme riconosciuti dalla legge! A costoro io dico: ‘Vergo­gnatevi, voi che vi vantate di essere Protestanti, ma che invece di protestare contro l’omosessualità che si va diffondendosi sempre più anche in questa nazione, vi siete fatti portavoci degli omosessuali persino a livello politico. Non vi basta averli riconosciuti nell’ambito ecclesiale, adesso volete pure che lo Stato emani delle leggi in loro favore! Volete pure che si sposino tra di loro! Ma non vi rendete conto di esservi allontanati dalla Parola di Dio? Ma non vi rendete conto di aver perso il discernimento? Umiliatevi davanti a Dio o partecipanti alle opere infruttuose delle tenebre e pentitevi della vostra iniquità e Dio avrà pietà di voi.



5) Per quanto riguarda le adozioni di bambini da parte delle coppie omosessuali questi pastori e questi teologi non sono del tutto contrari; bisogna esaminare i casi, dicono loro.

No, non bisogna esaminare caso per caso; gli omosessuali non possono sposarsi e non possono neppure adottare dei figli perchè tutto ciò va contro la legge divina. Quindi costoro che così sfacciata­mente parlano in questa maniera si sono messi contro la Parola di Dio, stanno combattendo contro Dio; ma non vinceranno, saranno confusi, e gli altri lo vedranno.

Gli omosessuali che convivono assieme (come anche quelli che non convivono assieme) vanno esortati a ravvedersi e a fare frutti degni di ravvedimento. Il primo frutto degno di ravvedimento è smettere di darsi all’impurità e a peccati contro natura e perciò smettere di convivere assieme.



6) I passi biblici che condannano l’omosessualità sono figli di una cultura antica; e vanno letti perciò nell’intelligenza di quella cultura. Oggi non si leggono più in quella intelligenza arcaica ma con l’intelligenza dello Spirito perchè i tempi sono moderni ed abbiamo delle conoscenze che gli antichi non avevano al loro tempo; una di queste è appunto quella che l’omosessualità non è una scelta ma una condizione esistenziale.

Come potete vedere questi pastori e teologi hanno lanciato un attacco sfrontato contro la Parola di Dio. Vediamo innanzi tutto quali sono i passi biblici che condannano in una maniera o nell’altra l’omosessualità.

- Nella Genesi è scritto: “Ora la gente di Sodoma era scellerata e oltremodo peccatrice contro l’Eterno” (Genesi 13:13); e che lo fosse ne abbia­mo una prova nel fatto che quando i due angeli arrivarono a casa di Lot “i Sodomiti circondarono la casa; giovani e vecchi, la popolazione intera venuta da ogni lato; e chiamarono Lot e gli dissero: Dove sono quegli uomini che sono venuti da te stanotte? Menaceli fuori, affinchè noi li conosciamo!” (Genesi 19:4-5); qui quel ‘affinchè li conosciamo’ vuole dire: ‘Affinchè abbiamo relazione carnale con loro’. I due angeli di Dio dissero a Lot: “Noi distruggeremo questo luogo, perchè il grido contro i suoi abitanti è grande nel cospetto dell’Eterno, e l’Eterno ci ha mandati a distruggerlo” (Genesi 19:13); e dopo che Lot uscì dalla città “l’Eterno fece piovere dai cieli su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte dell’Eterno; ed egli distrusse quelle città e tutta la pianura e tutti gli abitanti delle città e quanto cresceva sul suolo” (Genesi 19:24-25). Pietro dice che Dio “le condannò alla distruzione perchè servissero d’esempio a quelli che in avvenire vivrebbero empiamente” (2 Pietro 2:6).

Una precisazione va fatta a proposito di Sodoma, Gomorra e le città circonvicine; l’omosessualità era uno dei peccati a cui gli abitanti di queste città si erano dati perchè secondo Ezechiele erano anche senza pietà verso i poveri perchè vivevano nell’ab­bondanza del pane ma non sostenevano la mano dell’afflitto e del povero, erano altezzosi e orgogliosi (cfr. Ezechiele 16:49-50). Ma comunque questo loro peccato era predominante.

- Nel libro dei Giudici è scritto che un vecchio della contrada montuosa di Efraim, che abitava come forestiero in Ghibea, ospitò un Levita e la sua concubina, e “mentre stavano rallegrandosi, ecco gli uomini della città, gente perversa, circondare la casa, picchiare alla porta, e dire al vecchio, padron di casa: ‘Mena fuori quell’uomo ch’è entrato in casa tua chè lo vogliamo conoscere!” (Giudici 19:22). Notate che quegli uomini che volevano avere un rapporto sessuale con quel Levita sono definiti gente perversa.

- Nel libro del Levitico è scritto: “Non avrai con un uomo rela­zioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole” (Levitico 18:22), ed ancora: “Se uno ha con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna, ambedue hanno commesso cosa abominevole; dovranno esser messi a morte; il loro sangue ricadrà su loro” (Levitico 20:13). Notate che secondo la legge gli omosessuali erano degni di morte e per loro non vi erano sacrifici di espiazione da potere offrire per essere perdonati.

- Nella lettera ai Romani è scritto: “Perciò Iddio li ha abbando­nati a passioni infami; poichè le loro femmine hanno mutato l’uso naturale in quello che è contro natura; e similmente anche i maschi, lasciando l’uso naturale della donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri, commettendo uomini con uomini cose turpi, e ricevendo in loro stessi la condegna mercede del proprio traviamento” (Romani 1:26-27). Notate in queste parole di Paolo questi termini eloquenti ‘passioni infami’, ‘cose turpi’, ‘traviamento’ che si riferiscono al comportamento degli omosessuali.

- Nella lettera ai Corinzi è scritto che nè gli effeminati e neppure gli omosessuali “erederanno il regno di Dio” (1 Corinzi 6:10), il che significa che anche gli omosessuali se ne andranno a punizione eterna.

- Nella prima epistola di Paolo a Timoteo è scritto che “la legge è fatta non per il giusto ma...per i sodomiti...” (1 Timoteo 1:9,10), quindi gli omosessuali non sono annoverati fra i giusti, e se non sono dei giusti non possono essere che dei peccatori; sono dati a passioni infami e commettono tra di loro cose turpi, come potrebbero essere definiti dei giusti?

Ora, per gli scrittori di quell’articolo su Protestantesimo i suddetti passi che giudicano gli omosessuali come gente perversa che secondo il giudizio di Dio sono degni di essere fatti morire da Dio e gettati nel fuoco eterno vanno letti ‘nell’intelligenza della cultura di cui sono figli’, il che significa che oggi non hanno più quel significato che avevano per coloro che li leggeva­no allora. E perchè questo? Perchè oggi noi leggiamo la Bibbia con l’intelligenza dello Spirito nella situazione culturale moderna!! In altre parole la Scrittura sugli omosessuali non vuole più dire quello che diceva ai profeti sotto la legge, o a Paolo e agli altri apostoli nel primo secolo dopo Cristo perchè loro la leggevano nell’intelligenza di quella cultura arcaica, mentre adesso la si legge con l’intelligenza dello Spirito! Ma può essere che costoro abbiano ragione nel parlare così? No, nella maniera più assoluta. Costoro per essere giunti alle suddette conclusioni favorevoli agli omosessuali vuole dire che la Bibbia non la leggono per niente o se la leggono non la leggono per niente coll’intelligenza dello Spirito ma con la mente accecata dalle tenebre, impossibilitati quindi a comprenderla. I passi della Bibbia che condannano espressamente l’omosessualità hanno lo stesso significato di allora, nè più nè meno: il cambiamento dei tempi, il progresso scientifico non hanno per nulla influito sul loro significato. La Bibbia è una lampada splendente; ma la loro mente è tenebrosa. Per questo la intendono così diversamente dagli antichi. Essi dicono che la leggono con l’intelligenza dello Spirito! Ma quale intelligenza dello Spirito hanno costoro?! Ma dove è essa? Noi non la vediamo; vediamo solo tracotanza, ignoranza, e follia! Come dice Geremia di costoro: “Ecco, hanno riget­tato la parola dell’Eterno; che sapienza possono essi avere?” (Geremia 8:9). Gli antichi sì che leggevano la Scrittura con l’intelligenza dello Spirito, ma loro che si vantano di essere moderni la leggo­no (quando la leggono) con la follia che è propria di questa generazione storta e perversa; e per questa ragione non la posso­no comprendere così chiaramente come la comprendevano Mosè, i profeti, e gli apostoli. Loro si sono conformati al presente secolo malvagio; come possono dunque intendere la volontà di Dio scritta nella Bibbia? E’ impossibile. Fratelli, nessuno di costoro vi seduca con questi vani ragiona­menti per non cadere nella rete del nemico. Quando leggete i suddetti passi che condannano l’omosessualità credeteli così come li leggete, essi vogliono dire quello che dicono.



7) L’appartenenza ad una comunità cristiana dipende dalla fede del singolo, non dal fatto che sia omosessuale; il che significa che un cristiano può essere pure omosessuale, perchè non è l’omoses­sualità che impedisce ad una persona di entrare a fare parte di una comunità ma la sua mancanza di fede.

Non esistono Cristiani omosessuali, perchè il nome stesso ‘cri­stiano’ lo dice. Esistono invece Cristiani ‘ex-omosessuali’ cioè che prima di convertirsi a Cristo erano dati a peccati contro natura, ma dopo hanno smesso di peccare. Paolo disse ai Corinzi: “Non sapete voi che gli ingiusti non erederanno il regno di Dio? Non v’illudete; né i fornicatori, né gl’idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti, né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci erederanno il regno di Dio. E tali eravate alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signor Gesù Cristo, e mediante lo Spirito dell’Iddio nostro.” (1 Corinzi 6:9-11) Quel ‘tale eravate alcuni’ significa che non lo erano più, perché ora vivevano in novità di vita, secondo che è scritto: “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie son passate: ecco, son diventate nuove” (2 Corinzi 5:17). Ma se uno si chiama Cristiano e dice di avere creduto in Cristo ma vive peccando contro natura deve essere estromesso dalla comunità perchè è scritto: “Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi” (1 Corinzi 5:12). Quindi il criterio di appartenenza ad una comunità non è solo la fede ma anche la condotta; il luogo di culto deve sì accogliere persone che ancora non sono nate di nuovo e vivono nel peccato affinchè odano l’evangelo della grazia e credano per essere affrancati dal peccato, ma non deve accogliere persone che fanno professione di conoscere Dio ma nello stesso tempo prendono piacere nei vizi contro natura.



8) Questi pastori e teologi sono favorevoli a dare la loro benedizione sulle coppie omosessuali e a farli inserire nella comunità per farli sentire a loro agio e non discriminati.

No, non se ne parla nemmeno di forme di benedizione per le coppie omosessuali cosiddette cristiane. Per loro ci sono solo parole di esortazione e di riprensione. Devono ravvedersi, convertirsi dalle loro vie malvage. Che ci mettiamo a fare adesso? A compiacerli e a benedirli nel nome del Signore come se si trattasse di una vera coppia di sposi? Lungi da noi simili aberranti comportamenti. Gesù benediceva i piccoli fanciulli quando gli venivano presen­tati, ma i peccatori li esortava a ravvedersi. Ma pensate voi che se si fossero presentati a Gesù due omosessuali del tempo che dicevano di amarsi e che stavano bene assieme per ricevere da lui una benedizione Egli gliela avrebbe accordata? Giudicate voi da persone intelligenti quello che dico. Questi cosiddetti pastori in questa maniera stanno invogliando gli omosessuali a recarsi nei loro locali di culto; per loro infatti non avranno parole di esortazione a ravvedersi, come si converrebbe, ma parole dolci, lusinghevoli, benedizioni in nome di Dio. Assomigliano a quei falsi profeti che al tempo di Geremia con i loro discorsi forti­ficavano le mani dei malfattori; ecco infatti cosa Dio dice di loro: “Dicono del continuo a quei che mi sprezzano: L’Eterno ha detto: Avrete pace; e a tutti quelli che camminano seguendo la caparbietà del proprio cuore; ‘Nessun male v’incoglierà” (Geremia 23:17). Guai a loro! Porteranno la pena della loro ribellione.



Conclusione



Alcune ultime considerazioni a proposito di questo argomento così importante; siamo negli ultimi termini dei tempi ed avvertiamo chiaramente il tentativo da parte del diavolo di fare passare l’omosessualità per qualcosa di buono, per qualcosa che si può fare senza paura d’incorrere nel giudizio di Dio. Non c’è da meravigliarsi di questo perchè sin dal giardino dell’Eden il diavolo ha cercato di presentare la trasgressione della Parola di Dio come qualcosa che si può benissimo fare; egli disse infatti ad Eva: “No, non morrete affatto” (Genesi 3:4). Mentre Dio aveva avvertito chiara­mente Adamo dicendogli che nel giorno che avrebbe mangiato di quello specifico frutto (dell’albero della conoscenza del bene e del male) sarebbe di certo morto. Che faremo dunque fratelli? Daremo retta alla voce del Serpente antico, del sedut­tore di tutto il mondo? Così non sia. Anzi dobbiamo con forza opporci a questo suo tentativo vivendo una vita santa, esemplare in questo mondo di tenebre, affinchè la dottrina di Dio sia confermata dalle nostre opere; e nello stesso tempo riprovando l’omosessualità. Le opere delle tenebre infatti vanno riprovate, dice Paolo agli Efesini (5:11). L’omosessualità è peccato, quindi male e tenebre, e non possiamo metterci a chiamarla una cosa buona. Per chi lo fa c’è una maledizione: “Guai a quelli che chiamano bene il male (...) che mutano le tenebre in luce (...) che mutano l’amaro in dolce” (Isaia 5:20), dice infatti Isaia. A noi non deve importare proprio nulla come gli eminenti teologi sostenitori dell’omosessualità chiamano questo nostro atteggiamento nei confronti dell’omoses­sualità; la Scrittura dichiara che stiamo facendo ciò che è giusto agli occhi di Dio, il loro giudizio quindi - dato che si oppone alla Parola di Dio - non vale proprio nulla.

Satana sta cercando tramite diversi cosiddetti pastori e teologi evangelici in Italia di inserire degli uomini pervertiti in mezzo alle Chiese; anzi li ha già pienamente inseriti dobbiamo dire. Le parole ed i fatti di costoro lo stanno a dimostrare abbondan­temente. Parlano di omosessuali cristiani, di coppie omosessuali cristiane; e li appoggiano pure, come se niente fosse. Si legge infatti in un articolo giornalistico del 1994 che da anni ‘gay e Protestanti collaborano proficuamente, tanto che la comunità Valdese ospita ogni anno a Plati, in Piemonte, il Convegno degli omosessuali credenti...’ (Il Manifesto, 25 Febbraio 1994, pag. 6). Tutto rientra nella norma quindi; non c’è niente da scandalizzar­si per costoro; niente da riprovare!! C’è stata una evoluzione dei costumi nella società, essi dicono; quindi bisogna adeguarsi per abbattere quegli steccati che la Chiesa ha eretto nei confronti degli omosessuali nel corso del tempo. Quindi il motto è diventa­to questo: ‘Dobbiamo cambiare modo di pensare noi, gli omosessuali possono invece continuare a pensare come sempre hanno fatto; siamo noi che abbiamo sbagliato fino ad ora, non sono loro’.

Diletti, badate che nessuno di questi cosiddetti omosessuali cristiani che vogliono essere accettati così come sono, cioè con tutta la loro perversione, si insinui fra voi; perchè “un pò di lievito fa lievitare tutta la pasta” (1 Corinzi 5:6). Se essi vogliono essere accetta­ti devono prima mostrare i frutti degni del ravvedimento, ma se non mostrano questi frutti schivateli. Non vi paia un’ingiustizia questa, perchè ciò non contrasta la Parola di Dio. Certamente, il tutto deve essere fatto con carità e pietà, ma deve essere fatto.

I conduttori delle Chiese predichino l’Evangelo con forza e con ogni franchezza; esso è la potenza di Dio che libera anche gli omosessuali se essi credono in esso. E tutti preghino Dio con ardore e con fede per queste anime perdute che il diavolo tiene incate­nate affinchè Dio le liberi dalla schiavitù del peccato.


Giacinto Butindaro






http://www.lanuovavia.org/confutazioni-evangelici-omosessualita.html

Nozze gay nella chiesa valdese di Trapani

Nozze gay nella chiesa valdese di Trapani
Trapani, 08-06-2010

Nozze gay a Trapani. Sono state celebrate nel tempio valdese tra due tedesche. Il rito che ha unito le donne delle chiese luterana e mennonita, è stato celebrato dal pastore Alessandro Esposito. Le spose erano arrivate a bordo di pullman carichi di circa duecento parenti e amici. Il patto nuziale, già validato in Germania con la stipula di una unione civile, è stato benedetto gioiosamente dalla comunità trapanese, tra formule e inni pronunciati in italiano e in tedesco.

E' la prima volta che in Italia un pastore protestante benedice un matrimonio omosessuale. La "Tavola valdese", ha detto Esposito, "il nostro esecutivo" ha autorizzato l'unione.

"Certamente - dice il pastore valdese di Trapani e Marsala, intervistato da Repubblica - questa ha un valore sotto il profilo ecclesiastico e ritengo civico, ma non possiede effetti civili. Ma anche sotto l'aspetto simbolico credo che la scelta operata dalla nostra comunità sia eloquente e vada senza dubbio nella direzione del pieno riconoscimento dei diritti civili per le coppie omosessuali che auspichiamo e chiediamo". Esposito chiede a questo punto un pronunciamento ufficiale anche da parte delle chiese battiste e metodiste: "Esistono dei punti fondamentali che concernono il riconoscimento dei diritti umani, tra cui rientra a pieno titolo la differenza di orientamento sessuale e affettivo, rispetto ai quali una spaccatura può e deve essere provocata, con buona pace di quanti questi diritti non intendono riconoscerli".



http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=141740

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Questi apostati sposano sodomiti in nome di Gesù Cristo, ma non possono farlo:



GESU' CONDANNA I SODOMITI

Gesù parlando del giudizio e della condanna eterna cita Sodoma Gomorra, anche se subiranno un castigo più mite rispetto agli increduli, saranno sempre condannati !
Matteo 10:14-15
14 E se alcuno non vi riceve né ascolta le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città, scotete la polvere da' vostri piedi. 15 In verità io vi dico che il paese di Sodoma e di Gomorra, nel giorno del giudizio, sarà trattato con meno rigore di quella città.



Matteo 12:23-24
23 E tutte le turbe stupivano e dicevano: Non è costui il figliuol di Davide? 24 Ma i Farisei, udendo ciò, dissero: Costui non caccia i demonî se non per l'aiuto di Beelzebub, principe dei demonî.


Luca 10:10-12
10 Ma in qualunque città sarete entrati, se non vi ricevono, uscite sulle piazze e dite: 11 Perfino la polvere che dalla vostra città s'è attaccata a' nostri piedi, noi la scotiamo contro a voi; sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio s'è avvicinato a voi. 12 Io vi dico che in quel giorno la sorte di Sodoma sarà più tollerabile della sorte di quella città.

I SODOMITI NON ENTRERANNO NL REGNO DEI CIELI


1 Corinzi 6:9-11

6:9 Non sapete voi che gli ingiusti non erederanno il regno di Dio? Non v'illudete; né i fornicatori, né gl'idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti, 10 né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci erederanno il regno di Dio. 11 E tali eravate alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signor Gesù Cristo, e mediante lo Spirito dell'Iddio nostro.


LA LEGGE DI DIO E' CONTRO I SODOMITI

1Timoteo 1:9-10
9 riconoscendo che la legge è fatta non per il giusto, ma per gl'iniqui e i ribelli, per gli empî e i peccatori, per gli scellerati e gl'irreligiosi, per i percuotitori di padre e madre, 10 per gli omicidi, per i fornicatori, per i sodomiti, per i ladri d'uomini, per i bugiardi, per gli spergiuri e per ogni altra cosa contraria alla sana dottrina.

CHI SONO I SODOMITI

Romani 1:26-32
1:26 Perciò Iddio li ha abbandonati a passioni infami: poiché le loro femmine hanno mutato l'uso naturale in quello che è contro natura, 27 e similmente anche i maschi, lasciando l'uso naturale della donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri, commettendo uomini con uomini cose turpi, e ricevendo in loro stessi la condegna mercede del proprio traviamento. 28 E siccome non si son curati di ritenere la conoscenza di Dio, Iddio li ha abbandonati ad una mente reproba, perché facessero le cose che sono sconvenienti, 29 essendo essi ricolmi d'ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d'invidia, d'omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 30 delatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, inventori di mali, disubbidienti ai genitori, 31 insensati, senza fede nei patti, senza affezione naturale, spietati; 32 i quali, pur conoscendo che secondo il giudizio di Dio quelli che fanno codeste cose son degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.

2 Pietro: 2:4,8

Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li precipitò negli abissi tenebrosi dell'inferno, serbandoli per il giudizio;
non risparmiò il mondo antico, ma tuttavia con altri sette salvò Noè, banditore di giustizia, mentre faceva piombare il diluvio su un mondo di empi;

condannò alla distruzione le città di Sòdoma e Gomorra, riducendole in cenere, ponendo un esempio a quanti sarebbero vissuti empiamente.

Liberò invece il giusto Lot, angustiato dal comportamento immorale di quegli scellerati.

Quel giusto infatti, per ciò che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta per tali ignominie.

Giuda: 1, 7

Così Sòdoma e Gomorra e le città vicine, che si sono abbandonate all'impudicizia allo stesso modo e sono andate dietro a vizi contro natura,
stanno come esempio subendo le pene di un fuoco eterno.

LA DISTRUZIONE DI SODOMA E GOMORRA
Genesi: 18, 17-33
Genesi: 19: 1-30

LA LEGGE DI DIO CONDANNA I SODOMITI


Il Levitico 18,22 proibisce l'omosessualità e la sua pratica.
Il Levitico 18,29 indica la punizione per l'omosessualità: la morte.
1 Re 14,24 racconta che Dio aveva scacciato davanti agli Israeliti i prostituti sacri.



Citazioni Bibbia Cei


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