martedì 27 luglio 2010

GESU' CONDANNA I SODOMITI

GESU' CONDANNA I SODOMITI



Gesù parlando del giudizio e della condanna eterna cita Sodoma Gomorra, anche se subiranno un castigo più mite rispetto agli increduli, saranno sempre condannati !
Matteo 10:14-15
14 E se alcuno non vi riceve né ascolta le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città, scotete la polvere da' vostri piedi. 15 In verità io vi dico che il paese di Sodoma e di Gomorra, nel giorno del giudizio, sarà trattato con meno rigore di quella città.



Matteo 11: 23-24

23 E tu, Cafarnao,
sarai forse innalzata fino al cielo?
Fino agli inferi precipiterai!
Perché, se in Sòdoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe!
24 Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!".

Luca 10:10-12
10 Ma in qualunque città sarete entrati, se non vi ricevono, uscite sulle piazze e dite: 11 Perfino la polvere che dalla vostra città s'è attaccata a' nostri piedi, noi la scotiamo contro a voi; sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio s'è avvicinato a voi. 12 Io vi dico che in quel giorno la sorte di Sodoma sarà più tollerabile della sorte di quella città.

I SODOMITI NON ENTRERANNO NL REGNO DEI CIELI


1 Corinzi 6:9-11

6:9 Non sapete voi che gli ingiusti non erederanno il regno di Dio? Non v'illudete; né i fornicatori, né gl'idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti, 10 né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci erederanno il regno di Dio. 11 E tali eravate alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signor Gesù Cristo, e mediante lo Spirito dell'Iddio nostro.


LA LEGGE DI DIO E' CONTRO I SODOMITI

1Timoteo 1:9-10
9 riconoscendo che la legge è fatta non per il giusto, ma per gl'iniqui e i ribelli, per gli empî e i peccatori, per gli scellerati e gl'irreligiosi, per i percuotitori di padre e madre, 10 per gli omicidi, per i fornicatori, per i sodomiti, per i ladri d'uomini, per i bugiardi, per gli spergiuri e per ogni altra cosa contraria alla sana dottrina.

CHI SONO I SODOMITI

Romani 1:26-32
1:26 Perciò Iddio li ha abbandonati a passioni infami: poiché le loro femmine hanno mutato l'uso naturale in quello che è contro natura, 27 e similmente anche i maschi, lasciando l'uso naturale della donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri, commettendo uomini con uomini cose turpi, e ricevendo in loro stessi la condegna mercede del proprio traviamento. 28 E siccome non si son curati di ritenere la conoscenza di Dio, Iddio li ha abbandonati ad una mente reproba, perché facessero le cose che sono sconvenienti, 29 essendo essi ricolmi d'ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d'invidia, d'omicidio, di contesa, di frode, di malignità; 30 delatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, inventori di mali, disubbidienti ai genitori, 31 insensati, senza fede nei patti, senza affezione naturale, spietati; 32 i quali, pur conoscendo che secondo il giudizio di Dio quelli che fanno codeste cose son degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.

2 Pietro: 2:4,8

Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li precipitò negli abissi tenebrosi dell'inferno, serbandoli per il giudizio;
non risparmiò il mondo antico, ma tuttavia con altri sette salvò Noè, banditore di giustizia, mentre faceva piombare il diluvio su un mondo di empi;

condannò alla distruzione le città di Sòdoma e Gomorra, riducendole in cenere, ponendo un esempio a quanti sarebbero vissuti empiamente.

Liberò invece il giusto Lot, angustiato dal comportamento immorale di quegli scellerati.

Quel giusto infatti, per ciò che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta per tali ignominie.

Giuda: 1, 7

Così Sòdoma e Gomorra e le città vicine, che si sono abbandonate all'impudicizia allo stesso modo e sono andate dietro a vizi contro natura,
stanno come esempio subendo le pene di un fuoco eterno.

LA DISTRUZIONE DI SODOMA E GOMORRA
Genesi: 18, 17-33
Genesi: 19, 1-30

LA LEGGE DI DIO CONDANNA I SODOMITI


Il Levitico 18,22 proibisce l'omosessualità e la sua pratica.
Il Levitico 18,29 indica la punizione per l'omosessualità: la morte.
1 Re 14,24 racconta che Dio aveva scacciato davanti agli Israeliti i prostituti sacri.



Citazioni Bibbia Cei e Luzzi


http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/

CHIESA EVANGELICA BETANIA: NO AL MATRIMONIO GAY

Perché diciamo NO al matrimonio gay
Scritto da sr. Melissa
mercoledì 28 settembre 2005
“Spagna, SI ai matrimoni gay la legge approvata alle Cortes” (La Repubblica, 22/04/2005).

“La California approva il matrimonio gay” (Corriere della Sera, 07/09/2005).


Questi sono solo alcuni dei titoli che da giorni occupano le prime pagine dei giornali e che noi come cristiani non possiamo e non dobbiamo sottovalutare.

Alcune persone intorno a noi cercano di considerare l’argomento in base al periodo storico nel quale ci troviamo, altre cercano di capire se questa sia o meno una malattia curabile; c’è chi pensa che sia l’evoluzione della vecchia coppia mentre tanti altri nemmeno ci fanno caso considerando il fatto irrilevante e tutto sommato scontato:“I gay sono persone come le altre che devono avere i nostri stessi diritti”.

Ma il cristiano come vede la cosa?



A qualcuno può sembrare strano, ma la Bibbia parla anche di un argomento così attuale e non solo nel Nuovo Testamento, ma già nell’Antico. Tanto per cominciare, il primo matrimonio fu celebrato nel giardino di Eden tra Adamo ed Eva e da allora in poi tutti i matrimoni biblici furono tra uomini e donne. È vero però che col tempo ci furono uomini i quali, spinti da desideri perversi, si abbandonarono all’omosessualità. Sodoma e Gomorra sono le prime città ad essere ricordate per questo motivo, di esse è detto in Genesi 13:13 che “la gente di Sodoma era grandemente depravata e peccatrice contro l'Eterno” (cfr. Genesi 18:20,21 e 19:1-11). Affinché il suo popolo non seguisse questi cattivi esempi, Dio vietò tali pratiche nella sua legge: “Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole.” (Levitico 18:22).

Nel Nuovo Testamento questo messaggio è riportato altrettanto chiaramente nei seguenti passi:


“Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v'ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali,” (I Corinzi 6:9);
“sapendo questo, che la legge non è stata istituita per il giusto, ma per gli empi e i ribelli, per i malvagi e i peccatori, per gli scellerati e i profani, per coloro che uccidono padre e madre, per gli omicidi, per i fornicatori, per gli omosessuali per i rapitori, per i falsi, per gli spergiuri, e per qualsiasi altra cosa contraria alla sana dottrina,” (I Timoteo 1:9,10);
“Proprio come Sodoma e Gomorra e le città vicine, che come loro si erano abbandonate alla fornicazione e si erano date a perversioni sessuali contro natura, sono state poste davanti come esempio, subendo la pena di un fuoco eterno;” (Giuda 7);
“Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità nelle concupiscenze dei loro cuori, sì da vituperare i loro corpi tra loro stessi. Essi che hanno cambiato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura, al posto del Creatore che è benedetto in eterno. Amen. Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami, poiché anche le loro donne hanno mutato la relazione naturale in quella che è contro natura. Nello stesso modo gli uomini, lasciata la relazione naturale con la donna, si sono accesi nella loro libidine gli uni verso gli altri, commettendo atti indecenti uomini con uomini, ricevendo in se stessi la ricompensa dovuta al loro traviamento. E siccome non ritennero opportuno conoscere Dio, Dio li ha abbandonati ad una mente perversa, da far cose sconvenienti,” (Romani 1:24-28).

Leggendo questi ultimi versi ci è facile comprendere come sia possibile che l’uomo sottovaluti l’argomento e che addirittura ritenga l’unione gay l’evoluzione del matrimonio tradizionale. Nessuno stupore quindi per l’atteggiamento tollerante, o peggio inerme della società, davanti a certe leggi.



E chi invece pensa che l’omosessualità sia una malattia? Il passaggio di Levitico 18:22, che abbiamo citato prima, usa la parola “abominevole”, ovvero “degno di essere riprovato e detestato”. Se queste pratiche fossero una malattia, Dio non le riterrebbe abominevoli. Se di malattia vogliamo parlare sicuramente parleremo di malattia spirituale, quindi di peccato, il che è proprio ciò che Dio condanna, ma per il quale ha anche detto: “Venite quindi e discutiamo assieme, dice l'Eterno, anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana.” (Isaia 1:18).


Impariamo perciò a distinguere il peccato dal peccatore! Non si sta dicendo di emarginare o denigrare chiunque abbia certi atteggiamenti nella società, bensì di essere chiari a tal proposito nella Chiesa, affinché non ci sia confusione nel popolo di Dio e nessuna giustificazione per chi sostiene determinate teorie. Molto presto ci potremmo trovare a dover apporre una croce sulle nostre schede elettorali e allora cosa risponderemo quando ci verrà chiesto se siamo favorevoli o meno alle unioni tra omosessuali? NO è la risposta che il cristiano deve dare con fermezza di fronte a tali proposte legislative, da chiunque esse provengano. Non si tratta di fare attività politica, ma di sostenere la verità, perché crediamo in quello che Dio dice nella Sua Parola e nella ricompensa che riceveranno tutti quelli che si adopereranno per essa.

http://www.chiesaevangelicabetania.it/index.php?option=com_content&task=view&id=449&Itemid=45

L'Argentina cede al matrimonio gay

L'Argentina cede al matrimonio gay
Il Paese dalla tradizione machista è diventasto il primo dell'America latina a prevedere per legge il matrimonio tra persone dello stesso sesso. La situazione nel continente.
17/07/2010
L'Argentina ha sancito per legge il matrimonio gay.
E’ considerato per tradizione il Paese simbolo del machismo, dove l’esaltazione della mascolinità in tutti gli aspetti della vita e alla divisione netta di ruoli e compiti fra uomo e donna, è un valore forte e radicato. Eppure, proprio l’Argentina è diventata la prima nazione dell’America latina (e la seconda dopo il Canada in tutto il continente americano) a introdurre per legge il matrimonio gay, consentendo alle coppie omosessuali anche l’adozione di bambini.

Ma la questione parte da più lontano ed è il frutto di una serie di dibattiti durati per anni. Già nel 2002, a Buenos Aires, era stata introdotta una normativa che permetteva il riconoscimento delle unioni di fatto omosessuali, senza però equipararle al matrimonio. A favore del matrimonio gay, poi, si sono schierati l’attuale presidenta Cristina Kirchner e il suo consorte, nonché capo di Stato prima di lei, Nestor, oltre a vari uomini politici noti. D’altro canto, nonostante la diffusa mentalità machista, da tempo Buenos Aires è diventata la nuova meta sudamericana degli omosessuali (basti pensare che nel 2007 la capitale argentina ha ospitato il Mondiale di calcio per club omosessuali).

Ora si pensa (o piuttosto si teme) che la mossa dell’Argentina scateni una sorta di effetto domino negli altri Paesi del Sudamerica. In Brasile, ad esempio, un deputato della formazione al governo, il Partito dei lavoratori (quello del presidente Lula), ha presentato un progetto di legge simile (che parla di unione civile, non di matrimonio né di adozioni) e ha dichiarato: “Se il Parlamento brasiliano non seguirà le orme di quello argentino, ci tacceranno di conservatori”. E pare che anche in Paraguay non siano pochi i senatori favorevoli a un disegno di legge sul modello argentino. Il Messico, così come gli Stati Uniti, autorizza le nozze omosessuali solo in alcune prti del suo territorio. E a Città del Messico, dove il municipio ha già celebrato più di 250 matrimoni tra persone dello stesso sesso, ora il segretario al Turismo ha colto l’occasione per annunciare un accordo con gli albergatori di Cancun, frequentatissima meta turistica balneare messicana, per offrire la luna di miele gratis alla prima coppia omosessuale argentina che convolerà a nozze.

Vari Paesi sudamericani riconoscono le unioni di fatto. Ad esempio in Colombia, dove l’omosessualità è stata depenalizzata nel 1980, nel 2009 coppie omosessuali ed eterosessuali sono state equiparate dalla Corte Costituzionale. In Urugauay, dal 2008, la legge consente anche alle copie omosessuali di contrarre un patto civile dopo almeno cinque anni di convivenza. In Ecuador la nuova Costituzione, votata nel 2008, legalizza le unioni civili fra persone dello stesso sesso. L’Argentina diventa il decimo Paese del mondo legalizzare il matrimonio omosessuale, dopo Paesi Bassi (il primo, nel 2001), Belgio, Spagna, Canada, Sudafrica, Norvegia, Svezia, Portogallo e Islanda.

Giulia Cerqueti
http://www.famigliacristiana.it/Informazione/News/articolo/argentina.aspx

venerdì 23 luglio 2010

Omosessualismo: l’Argentina dice “sì” ai matrimoni omosessuali

Omosessualismo: l’Argentina dice “sì” ai matrimoni omosessuali
Mercoledì 21 Luglio 2010 16:39

CR n.1152 del 24/7/2010

L’Argentina è oggi il primo Paese in America Latina e il decimo nel mondo in cui sono diventate legali le nozze tra persone dello stesso sesso, che, una volta sposate, potranno anche adottare bambini.

Questa la decisione presa dal Senato poco dopo le 4 del mattino (le nove in Italia) del 15 luglio, in seguito a un dibattito di grande tensione durato più di 15 ore, con 33 voti favorevoli, 27 contrari, 3 astensioni e 9 assenti, che ha trasformato in legge il progetto già passato alla Camera il 5 maggio scorso (“La Stampa”, 15 luglio 2010). Nel Codice civile la formula “marito e moglie” sarà sostituita da “i contraenti”. La legge, che rende legali anche le adozioni, l’accesso alla sicurezza sociale e al congedo familiare da parte di coppie dello stesso sesso, si fonda sul principio di tutela delle minoranze, della libertà della persona di scegliere la propria condizione sessuale e di esercitare la propria libertà di espressione.

Numerose le iniziative della Chiesa cattolica contro questa decisione. Prima che il progetto di legge venisse approvato dal Senato, il 3 luglio, a San Francisco, si era svolta una manifestazione alla quale avevano partecipato duemila persone e il cui titolo era “Acto en defensa de la Familia”. A San Justo l’Ufficio per la Pastorale Universitaria aveva promosso una raccolta di firme per l’adesione alla “Declaración ciudadana por la vida y la familia”; il 4 luglio, a La Plata, varie comunità cristiane e organizzazioni non governative avevano partecipato alla “Caravana y acto por la familia”, una marcia in difesa della famiglia; il 6 luglio, presso la sede del Congreso de la Nación, 635.000 firme, di cui 524.000 provenienti dalle istituzioni cattoliche, erano state raccolte a difesa della famiglia e del matrimonio tra uomo e donna.

Eppure queste firme, che come hanno rilevato i membri delle istituzioni rappresentano la volontà popolare, sembrano essere state ignorate dal Senato della Nazione. «È un passo positivo in difesa dei diritti delle minoranze in Argentina», ha subito dichiarato la presidente Cristina Fernández de Kirchner, in visita in Cina, da dove, qualche giorno prima, aveva detto «mi sembra che siamo tornati all’epoca delle Crociate e dell’Inquisizione», ribattendo sarcasticamente al cardinale Jorge Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires e primate d’Argentina, che aveva parlato di «guerra di Dio».



http://www.agerecontra.it/public/press/?p=5274