martedì 27 luglio 2010

L'Argentina cede al matrimonio gay

L'Argentina cede al matrimonio gay
Il Paese dalla tradizione machista è diventasto il primo dell'America latina a prevedere per legge il matrimonio tra persone dello stesso sesso. La situazione nel continente.
17/07/2010
L'Argentina ha sancito per legge il matrimonio gay.
E’ considerato per tradizione il Paese simbolo del machismo, dove l’esaltazione della mascolinità in tutti gli aspetti della vita e alla divisione netta di ruoli e compiti fra uomo e donna, è un valore forte e radicato. Eppure, proprio l’Argentina è diventata la prima nazione dell’America latina (e la seconda dopo il Canada in tutto il continente americano) a introdurre per legge il matrimonio gay, consentendo alle coppie omosessuali anche l’adozione di bambini.

Ma la questione parte da più lontano ed è il frutto di una serie di dibattiti durati per anni. Già nel 2002, a Buenos Aires, era stata introdotta una normativa che permetteva il riconoscimento delle unioni di fatto omosessuali, senza però equipararle al matrimonio. A favore del matrimonio gay, poi, si sono schierati l’attuale presidenta Cristina Kirchner e il suo consorte, nonché capo di Stato prima di lei, Nestor, oltre a vari uomini politici noti. D’altro canto, nonostante la diffusa mentalità machista, da tempo Buenos Aires è diventata la nuova meta sudamericana degli omosessuali (basti pensare che nel 2007 la capitale argentina ha ospitato il Mondiale di calcio per club omosessuali).

Ora si pensa (o piuttosto si teme) che la mossa dell’Argentina scateni una sorta di effetto domino negli altri Paesi del Sudamerica. In Brasile, ad esempio, un deputato della formazione al governo, il Partito dei lavoratori (quello del presidente Lula), ha presentato un progetto di legge simile (che parla di unione civile, non di matrimonio né di adozioni) e ha dichiarato: “Se il Parlamento brasiliano non seguirà le orme di quello argentino, ci tacceranno di conservatori”. E pare che anche in Paraguay non siano pochi i senatori favorevoli a un disegno di legge sul modello argentino. Il Messico, così come gli Stati Uniti, autorizza le nozze omosessuali solo in alcune prti del suo territorio. E a Città del Messico, dove il municipio ha già celebrato più di 250 matrimoni tra persone dello stesso sesso, ora il segretario al Turismo ha colto l’occasione per annunciare un accordo con gli albergatori di Cancun, frequentatissima meta turistica balneare messicana, per offrire la luna di miele gratis alla prima coppia omosessuale argentina che convolerà a nozze.

Vari Paesi sudamericani riconoscono le unioni di fatto. Ad esempio in Colombia, dove l’omosessualità è stata depenalizzata nel 1980, nel 2009 coppie omosessuali ed eterosessuali sono state equiparate dalla Corte Costituzionale. In Urugauay, dal 2008, la legge consente anche alle copie omosessuali di contrarre un patto civile dopo almeno cinque anni di convivenza. In Ecuador la nuova Costituzione, votata nel 2008, legalizza le unioni civili fra persone dello stesso sesso. L’Argentina diventa il decimo Paese del mondo legalizzare il matrimonio omosessuale, dopo Paesi Bassi (il primo, nel 2001), Belgio, Spagna, Canada, Sudafrica, Norvegia, Svezia, Portogallo e Islanda.

Giulia Cerqueti
http://www.famigliacristiana.it/Informazione/News/articolo/argentina.aspx

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