mercoledì 14 aprile 2010

LA SACRA BIBBIA VIETA LA PEDOFILIA

CENTRO ANTI-BLASFEMIA

LA SACRA BIBBIA VIETA LA PEDOFILIA

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Oggi molti giornalisti si improvvisano teologi, ma sensa conoscenza delle Sacre Scritture si commettono gravi errori.

Ecco cosa scrive Miriam Della Croce:
Il peccato della pedofilia nella Bibbia è un peccato inesistente
martedì 13 aprile 2010
di miriam della croce


A seguito della mia lettera qui pubblicata, con titolo: “Evangelico errore di noti scrittori”, e uscita poi su La Repubblica il giorno 7 aprile col titolo: “Quel passo del Vangelo male intepretato”, ho ricevuto dal giornalista Piero Schiavello de’ La Repubblica, la seguente mail:

Gentile Della Croce, dopo aver pubblicato la sua lettera continuano le interpretazioni diverse dalla sua sul passo del Vangelo. Ora anche il nostro editorialista Mancuso, uno studioso specialista come lei. Da non specialista, come molti lettori, non so più cosa pensare.
cordialmente
p.schiavello

Ed ecco la mia risposta, che ho inviato ieri a Piero Schiavello, e per conoscenza ad Augias, a Vito Mancuso, e a qualche lettore ancora non persuaso.

Il peccato della pedofilia nella Bibbia è inesistente
Gentile dott. Piero Schiavello, sono stata alcuni giorni lontano da Roma e dal computer, e per questo rispondo solo oggi alla sua cortese lettera. Non ho letto lo scritto di Vito Mancuso, e quindi non posso dare un parere in merito, però sarebbe grave che il noto teologo avesse commesso l’errore da me rilevato. Immagino che Mancuso abbia parlato degli scandali in genere; perché vede, dott. Schiavello, il fatto è che non c’è un bel nulla da interpretare; basta leggere ciò che i sinottici (Marco, Matteo e Luca) riportano chiaramente. Ma lei deve anche sapere che il peccato della pedofilia nella Bibbia (Antico e Nuovo Testamento) è inesistente. Le trascrivo un passo del Talmud (Sanhedrin 55b, 69a) che, confesso, prendo tale e quale, e quindi con beneficio d’inventario, da internet: “Le bambine portano dura punizione su coloro che hanno rapporti con esse quando sono mestruate”.
Ciò significa che il peccato consisteva solo nel fatto di essersi contaminati col sangue mestruale. E ancora: “Quando un adulto ha rapporto con una bambina, è nulla; perché quando la bambina ha meno di tre anni, ciò è come se uno ficca un dito in un occhio. Le lacrime vanno e vengono; così la verginità torna a una bambina sotto i tre anni” (Ketuboth 11b).
Ma, a parte ciò, vogliamo leggere i sinottici? Matteo (18,6): “Ma se uno sarà di scandalo a uno di questi piccoli che credono in me, è meglio per lui che gli sia legata al collo una mola asinaria e sia precipitato nel fondo del mare”. Ed ecco il commento di P.Rossano: “I piccoli sono i seguaci di Cristo, senza preminenza né appoggi umani, perciò più esposti ai pericoli dello scadalo, per altro inevitabile, data la proclività al male della natura umana” (La Bibbia – Edizioni Paoline 1990). Marco (9,42): “Chi poi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono, sarebbe meglio per lui…”. Luca (17, 1s): “E’ inevitabile che succedano scandali; però guai a colui che li provoca. E’ meglio per lui che gli sia appesa al collo…piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli”. Ed ecco il commento di F. Pasquero: “Lo scandalo è conseguenza della corruzione della natura umana. Qui non si tratta di un cattivo esempio sul piano morale, ma ben più gravemente di una condotta che minaccia di traviare i piccoli, cioè quelli ancora deboli nella fede” (La Bibbia – Edizioni Paoline 1990).
Spero di essere stata esauriente.
Miriam Della Croce

P.S. Preciso che non interpreto i testi sacri. Mi sono limitata a leggere il testo tradotto di diversi vangeli commentati e le note relative al versetto in questione. Affermare che lo scandalo della pedofilia fosse nella mente degli evangelisti, mi sembra uno scandalo storico!



http://www.reset-italia.net/2010/04/13/il-peccato-della-pedofilia-nella-bibbia-e-un-peccato-inesistente/

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Per quanto riguarda il Vecchio Testamento, vieta i rapporti fuori del matrimonio o concubinato, le fornicazioni e gli adulteri;

Esodo: 20,14; Deuteromonio: 5,18.

Anche il Nuovo Testamento vieta i rapporti fuori dal matrimonio;

"Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l'uomo commetta, è fuori del corpo; ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo" (1 Corinzi 6:18).

"Né fornicazione, né impurità, né avarizia, sia neppure nominata tra di voi; né oscenità, né parole sciocche o volgari... Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore o impuro o avaro - che è un idolatra - ha eredità nel regno di Cristo e di Dio" (Efesini 5:3-5).

"Questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione, che ciascuno di voi sappia possedere il proprio corpo in santità e onore, senza abbandonarsi a passioni disordinate" (1 Tessalonicesi 4:3-5).

"Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio" (Galati 5:19-21).

"Beati quelli che lavano le loro vesti per aver diritto all'albero della vita e per entrare per le porte della città! Fuori i cani, gli stregoni, i fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna. Io, Gesù, ho mandato il mio angelo per attestarvi queste cose in seno alle chiese" (Apocalisse 22:13-15).




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Per quanto riguardo il Nuovo Testamento e la pedofilia ecco un buon articolo:


14 04 2010

Pedofilia e Vangelo

Leggo con sconcerto che su Repubblica del 7 aprile è apparso un commento di Miriam Della Croce dal titolo "Quel passo del Vangelo mal interpretato" (clicca qui). Riporto anzitutto il brano di Matteo (cap. 18, vers. 6): "Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino e fosse gettato negli abissi del mare".
La Della Croce dice che nella Bibbia la pedofilia non è condannata, poiché perfino in questo brano gli studiosi ritengono che il termine greco mikros ("piccolo") non si riferisce ai bambini ma ai credenti in Gesù Cristo, a coloro che hanno fatto i primi passi nel cammino di fede e quindi sono facilmente "scandalizzabili". Voglio far notare anzitutto un piccolo particolare del testo. Gesù poco prima (al v.5) disse che chi accoglie un solo bambino nel suo nome accoglie lui stesso. Poi, all'inizio del v.6, dice: chi invece scandalizza ... In greco "invece" è tradotto con de ed indica il proseguimento logico dello stesso discorso, dicendo ora che contrariamente a chi accoglie un bambino, chi invece lo scandalizza ...

Certamente, vi è anche il riferimento ai nuovi discepoli di Gesù che sono ancora sprovevduti come dei "bambini" e quindi facilmente scandalizzabili, ma non si può certo negare che i "piccoli" siano anche e primariamente i bambini, che più degli adulti accoglievano Gesù festosamente. Della Croce ha poi forse omesso di citare la traduzione di mikros nel più famoso dizionario di Greco del Nuovo Testamento, quello di Walter Bauer (A Greek-English Lexikon of the New Testament and Other Early Christian Literature), il quale alla pag. 521 inserisce Matteo cap. 6, vers. 6 tra i casi dove mikros indica una persona piccola di età, dunque (anche) un bambino.

Perciò, Matteo 6, vers. 6 si riferisce naturalmente ai bambini e metaforicamente anche ai nuovi discepoli di Gesù, sprovveduti e candidi come bambini.

Simone Venturini



simoneventurini@iesb.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.


http://www.studiobiblico.it/cms/index.php?option=com_content&view=article&id=533:i-bambini-e-la-bibbia&catid=89:altre-riflessioni&Itemid=206



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Per quanto riguarda il Talmud, davvero non condanna la pedofilia, ma non è la parola di Dio,

ma insegnamenti errati ed umani ecco un articolo:

Il Talmud
uno sguardo alle tradizioni religiose del giudaismo


L'autore del seguente articolo è Irv Spielberg, ebreo, un tempo seguace
del giudaismo, oggi cristiano. Egli scrive:

Questa religione [il giudaismo] ha avuto origine con la comparsa stessa dell'uomo, con Adamo ed Eva. È la religione nata prima di ogni altra forma di culto -- prima dell'Islam (apparso 14 secoli fa), prima dell'Induismo o del Buddismo (apparsi 25 secoli fa), prima dei vari culti pagani della Mesopotamia (60 secoli fa).

In sostanza, i giudei dovevano condursi con giustizia e ubbidienza davanti al loro Dio e Creatore, amandoLo con tutto il loro cuore.
A un certo punto, Dio rivolse ai giudei questo comandamento: "Amate il vostro prossimo - anche lo straniero che abita tra di voi - tanto quanto amate voi stessi". Non passò molto tempo che i giudei cominciarono a ribellarsi contro Dio e a fare di testa loro.
La loro ribellione durò secoli, prima che Dio permettesse la loro sconfitta e deportazione nell'antica Babilonia.

In quel tempo, i capi religiosi cominciarono a formulare delle nuove leggi e idee religiose che, secondo loro, servivano a spiegare e a completare i comandamenti che Dio aveva dato nell'Antico Testamento. Eppure, i loro insegnamenti annullavano quelli che Dio aveva dato loro!

Le nuove leggi inventate da quei rabbini sono conosciute come "il Talmud".
Sebbene i rabbini siano esperti del Talmud, probabilmente neppure un ebreo su mille sa esattamente cos'è il Talmud. Ecco allora alcuni insegnamenti del Talmud (con le relative fonti).



3) IL TALMUD ODIA I BAMBINI:

È giusto per una bambina di tre anni avere rapporti sessuali (Abodah Zarah, 37a; Kethuboth, 11b,39a; Sanhedrin, 55b,69a,b; Yebamoth, 12a,57b,58a,60b).
Quando un uomo ha rapporti omosessuali con un bambino al di sotto dei 9 anni d'età, non è da condannare (Sanhedrin, 54b,55a).
I rapporti sessuali con un bambino al di sotto degli 8 anni d'età sono leciti (Sanhedrin, 69b).

http://camcris.altervista.org/talmud.html

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