mercoledì 27 agosto 2008

POLACCHI CATTOLICI CONTRO TEDESCHI NUDISTI

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.Al confine tra i due Paesi la spiaggia più amata dai naturisti tedeschi
Ma quest'anno, con l'apertura delle frontiere, ci sono anche i cattolicissimi vicini
Germania: "Polacchi guardoni"
E' guerra sull'isola dei nudisti



Nudisti in spiaggia

BERLINO - E' guerra del nudo nell'isola baltica di Usedom, divisa tra Germania e Polonia. Divisa non solo in senso geografico ma anche sul fronte dello stile di vita. Da una parte, gli amanti del naturismo che aspettano la stagione calda per liberarsi dell'impaccio degli abiti e godersi le spiagge come mamma li ha fatti, dall'altra chi indossa ancora il costume da bagno e vorrebbe trascorrere una giornata all'aperto senza dover assistere per forza allo spettacolo delle altrui nudità. Ma veniamo ai fatti. Sulla spiaggia di Ahlbeck, in territorio tedesco, i nudisti teutonici si danno appuntamento fin dai tempi della Ddr per la loro tintarella integrale. Da questa estate però, a pochi passi da loro, ci sono anche i cattolicissimi polacchi. L'ingresso di Varsavia nella zona Schengen, infatti, rende Ahlbeck agevolmente raggiungibile dalla vicina spiaggia di Swienoujscie, dalla parte polacca del confine. E questo complica un po' le cose.

La guerra del corpo libero. Da quando i tedeschi nudi e i casti polacchi si trovano faccia a faccia lungo il confine che dal 1945 separa i due paesi, la situazione si è fatta incandescente. Secondo quanto riferisce la Bild, infatti, molti polacchi arrivano davanti alla Ahlbeck solo per insultare i nudisti, mentre altri approfittano dell'opportunità per spiare le donne in costume adamitico con il cannocchiale.

Una questione di educazione. Secondo il quotidiano tedesco, si sta combattendo una vera e propria guerra del corpo libero. "Da una parte - scrive la Bild - i sederi nudi ad arrostirsi al sole, dall'altra bagnanti conservatori in costume che arricciano il naso". Indignato, il deputato polacco di Swienoujscie, Edwar Zajac, ha definito la spiaggia dei nudisti " una vergogna e un'offesa al cattolicesimo del suo Paese". Ma a lamentarsi sono anche i nudisti tedeschi, indispettiti dai tanti polacchi che arrivano in costume a fare i guardoni o, addirittura, a insultarli. "Ci si sente come scimmie allo zoo", ha protestato una bagnante. Tenta la mediazione il sacerdote polacco Kazimierz Sajadeusz, il quale precisa che "da un punto di vista cattolico i nudisti sono dei peccatori, ma si deve tener conto dell'educazione più liberale dei tedeschi".


Un problema di difficile soluzione. Trovare il giusto compromesso fra le esigenze delle due parti in causa appare comunque estremamente complicato. Anche perché, come sottolinea sempre la Bild, neppure i cartelli con l'indicazione delle spiagge per nudisti impedirebbero le incursioni dei polacchi, rese possibili dall'inesistenza delle barriere di confine.

L'isola della discordia. Non è la prima volta che l'isola di Usedom si trova al centro dell'attenzione. Alcuni mesi fa era finita alla ribalta delle cronache in quanto destinazione di quella che doveva essere la prima tratta aerea esclusivamente dedicata ai nudisti. L'idea agitò troppe polemiche, e il primo volo fu annullato. Poco tempo dopo si tornò a parlare dell'isola, e stavolta anche in Italia, in quanto sede dei ritiri estivi di due squadre di calcio tedesche. Una di queste, il Wolfsburg, da quest'anno ha potuto infatti contare su due giocatori italiani, gli ex palermitani Andrea Barzagli e Christian Zaccardo. Non propriamente due superstar del pallone ma, comunque, possibili prede di paparazzi, semmai decidessero, anche loro, di raggiungere la spiaggia. Naturalmente "alla tedesca".

(26 luglio 2008)

http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/esteri/guerra-del-nudo/guerra-del-nudo/guerra-del-nudo.html

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